Il 12 dicembre 1969 fu organizzata la strage di Piazza Fontana nel centro di Milano, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura.
La bomba uccise 17 persone e ne ferì 88 provocando il caos nella città. Caos ed immenso dolore.
Le indagini ed i processi sulla strage di piazza Fontana.
Si aprirono le indagini e contestualmente i primi depistaggi. Gli investigatori inizialmente pensarono che i responsabili potessero esser individuati in alcuni esponenti anarchici e neofascisti.
L’iter processuale fu lungo e complesso, furono celebrati infatti, numerosi processi, i quali si conclusero con numerose assoluzioni.
La Corte di Cassazione nel 2005 si è pronunciata individuando come responsabile della strage, la cellula eversiva di Ordine Nuovo capitanata da Franco Freda e Giovanni Ventura, non più processabili in quanto assolti con sentenza definitiva nel 1987.
Gli esecutori materiali non sono stati mai individuati.
Perché la strage di piazza Fontana?
Tale strage è considerata da molti come la madre di tutte le stragi in Italia, organizzata secondo una delle interpretazioni prevalentementi, da soggetti legati al terrorismo di estrema destra e frange dei servizi segreti, fautori della cosiddetta “strategia della tensione”, che mirava alla destabilizzazione del Paese e che condusse alla realizzazione di numerose stragi, da quella Dell’ Italicus nel 1974 alla strage di Bologna del 2 agosto 1980.
Ma ancora oggi a distanza di anni, non conosciamo tutta la verità.
Eredità delle vittime
In occasione dei 50 anni dalla Strage, sono state incise delle formelle indicando il nome di tutte le vittime proprio in quella piazza, affinché nessuno possa dimenticare ciò che avvenne in quel terribile giorno.
Vi consiglio la docufiction “Io non dimentico Piazza Fontana”, che racconta la stage dal punto di vista dei parenti delle vittime, che è possibile trovare sul sito RAI Play. Ecco il link: https://www.raiplay.it/video/2019/12/io-ricordo-piazza-fontana-e73c3d66-7de0-4ce7-b7ad-24fac321195a.html
