Lettera di Noemi Gatto
Carissimo signor giudice, spero che queste mie parole le arrivino come un forte e caloroso abbraccio. Oggi compie 80 anni! Si, compie, proprio così. Perché anche se non è presente fisicamente, la sua anima ed i valori di cui ne è piena, sono quì. Io li sento, li avverto. E sono sicura che tantissima altra gente, di qualunque età, condivide la mia stessa sensazione.
Mi permetto di darle del tu, del resto potrebbe essere mio nonno e sono sincera, un pò mi piace pensarla anche sotto questa veste. Una fonte di consigli e saggezza. Allora, caro nonno Paolo, guarda che miracolo hai fatto! Guarda quanti ragazzi e ragazze ti ammirano e provano nei piccoli gesti quotidiani, a seguire il tuo esempio.
Hai pagato un prezzo altissimo, inestimabile, ma nella tragedia della tua morte è nata la speranza. La speranza degli onesti. La speranza dei siciliani per bene. La speranza, di quella fetta di società che non vuole piegarsi ma lottare. Non vuole rassegnarsi ma agire.
Mi sono sempre chiesta il perché io mi senta cosi legata a te, al tuo trascorso, ai tuoi ideali. Non ti ho mai conosciuto. Non ero neanche nata il 19 luglio del 1992. Eppure, hai profondamente influenzato la mia vita. E continui a farlo. Ogni giorno. E’ come se fossi un faro per me.
Non è forse un miracolo questo?Mi chiedo se mai sarò all’altezza di svolgere la stessa professione con un briciolo della bravura e del senso del dovere che tu hai impiegato. Se penso al tuo percorso, che bellezza! Se penso a tutto quello che hai fatto per noi e soprattutto a come l’hai fatto, mi emoziono. E’ più forte di me.
E’ stato un atto di amore incondizionato per la tua terra. Un atto non dovuto, di cui te ne sarò grata per sempre. Per queste ragioni, voglio festeggiarti! Voglio e mi sento in dovere di farlo. Oggi come del resto ogni anno, mi piace fantasticare su come avresti passato la giornata…
Probabilmente dopo colazione, avresti innaffiato le tue amate piantine? E poi, forse avresti detto alla tua dolce Agnese di fare quella passeggiata al mare che tanto ti piaceva?
Magari dopo avresti ricevuto la telefonata di Giovanni… Insomma, cose semplici. Proprio come te. Un uomo semplice nella sua grandezza.
Sai…non mi piace definirti un eroe e penso che non piacerebbe neanche a te. Sei stato un leale servitore dello Stato. In fondo hai fatto quello che era il tuo dovere. Tuttavia, in questo Paese dalla memoria corta, fare il proprio dovere è un’eccezione. Ma io non dimentico… non voglio. Anzi, ti prometto che un giorno, prima o poi, verrà fuori tutta la verità su quel maledetto 19 Luglio. Una volta dicesti:”Dove non c’è verità, non c’è giustizia”.
E allora penso che il regalo più grande che ti si possa fare, sia renderti giustizia. E lo faremo, nonno Paolo. Ci riusciremo, ad ogni costo. Spero un giorno tu possa essere orgoglioso di me.TI voglio bene anche se non ho avuto la fortuna di starti vicino.
Buon compleanno, caro il mio giudice.
Noemi Gatto
La nostra intervista alla scrittrice Silvia Camerino, autrice del libro “Un giorno questa terra sarà bellissima”, in ricordo di Paolo Borsellino e di tante altre vittime di mafia https://www.youtube.com/channel/UCQ8Yvb8-QIKivEGUaxpkZmg