Caro Paolo o forse dovrei dire caro giudice Paolo Borsellino

LETTERA DI VALENTINA CHIACCHIERINI

Oggi avresti compiuto 80 anni e io mi immagino come sarebbe stata La tua vita se avessi continuato a vivere. 

Penso che non sarebbe stata diversa da quella che hai condotto fino al giorno della tua morte, penso che ti saresti impegnato comunque per insegnare  ai  giovani a sentire il fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale dell’indifferenza della continuità ,  e quindi della complicità . 

Penso che il tuo sia stato un lavoro  che abbia sancito un impegno civile nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata .

La tua vita la sappiamo tutti e forse non c’è bisogno che io la racconti di nuovo  ma probabilmente ci saranno tanti giovani, tanti miei coetanei ancora che a sentir pronunciare il tuo nome paradossalmente non sanno chi tu sia e allora per questo motivo credo sia giusto rinfrescare attraverso le tue opere quello che hai fatto , come hai modificato la giurisdizione italiana.

Credo sia ancor più giusto farlo per darti valore.

Nel 1963 Borsellino partecipò a un concorso per entrare nella magistratura italiana classificatosi venticinquesimo sui 171 posti messi a bando con il voto di 57, divenne il più giovane magistrato .

Nel 1969 fu pretore a Montereale , dove lavorò insieme a Emanuele Basile .

Nel 1975 venne trasferito presso l’ufficio istruzione del Tribunale di Palermo . Nel 1980 continua l’indagine sui rapporti mafiosi di Altofonte e Corso dei Mille cominciata dal commissario Borsi Giuliano (anch’esso vittima di mafia ) . Intanto tra Borsellino e Chinnici si stabilì un rapporto definito da Rita Borsellino come di “adozione “ non solo in senso professionale .

Nella notte del 4 maggio 1980 Emanuele Basile fu assassinato e venne decisa l’assegnazione di una scorta alla famiglia Borsellino.

Chinnici istituì presso l’ufficio istruzione il pool antimafia .. un gruppo di magistrati che si sarebbero occupati esclusivamente di reati di stampo mafioso . Chinnici chiamo Borsellino a far parte del pool insieme a Giovanni Falcone, Giuseppe di Lello e Leonardo Guarnotta . I collaboratori furono tra i principali : Antonio Ingroia , Ninni Cassarà , Antonino Caponetto

Il 23 luglio 1983 Rocco Chinnici rimase ucciso da un autobomba piazzata sotto la sua abitazione. Da lì in poi cominciò un epoca di sangue a Palermo in cui morirono persone , uomini che fecero grande la nostra Italia .

Nello  stesso periodo Falcone incominciò a raccogliere le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno , la cui attendibilità venne confermata dalle indagini del pool: il 29 settembre 1984 le dichiarazioni di Buscetta produssero 366 ordini di arresti e nel mese successivo quelle di Contorno altri 127 ordini di cattura.

Per ragioni di sicurezza nel 1985 Falcone e Borsellino vennero trasferiti all’Asinara con le loro famiglie .

Intanto il maxi processo che scaturì dagli sforzi del pool cominciò  il 10 febbraio 1986, presso un’aula bunker appositamente costruita all’interno del carcere dell’Ucciardone per accogliere i numerosi imputati e numerosi avvocati . concludendosi il 16 dicembre 1987 con 342 condanne, tra cui 19 ergastoli . 

Nel settembre del 1991 , Cosa Nostra  aveva già abbozzato progetti per l’uccisione di Borsellino.

A rivelarlo fu il collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, mafioso di Castel Vetrano  a cui il suo capo Francesco Messina denaro  aveva detto di tenersi pronto per l’esecuzione, che si sarebbe dovuta effettuare mediante un fucile  di precisione o con un’autobomba . Tuttavia Calcara fu arrestato il 5 novembre e la sua situazione in carcere si fece assai pericolosa poiché, secondo quanto da lui stesso indicato, aveva in precedenza intrecciato una relazione con la figlia di uno dei capi di COSA NOSTRA , uno sbilanciamento del tutto contrario alle “regole” mafiose e sufficiente a costargli la vita; se da latitante poteva ancora essere utilizzato per “lavori sporchi”, da carcerato invece gli restava solo la condanna a morte . Prima che finisse il periodo di isolamento, Calcara decise di diventare collaboratore di giustizia e si incontrò proprio con Borsellino, al quale, una volta rivelatogli il piano e l’incarico, disse: “lei deve sapere che io ero ben felice di ammazzarla“. Dopo di ciò, raccontò sempre il pentito, gli chiese di poterlo abbracciare e Borsellino avrebbe commentato: “nella mia vita tutto potevo immaginare, tranne che un uomo d’onore mi abbracciasse“.

Con Falcone a Roma, Borsellino chiese il trasferimento alla Procura di Palermo e nel marzo 1992 vi ritornò come procuratore aggiunto, insieme con il sostituto procuratore aggiunto Antonio Ingroia 

Fino ad arrivare alla sua morte nel 1992 con un autobomba che distrusse via d’amelio casa della madre .

Beh dopo aver spiegato in parte cosa è stata la tua vita voglio dirti delle cose . 

Vorrei avere la forza che tu hai avuto di continuare il tuo lavoro pur sapendo che ti saresti scavato la fossa e questo non ti ha spaventato ma è stato stimolo di ricerca , di lavoro .

A distanza di tutti questi anni , di persone per bene c’è ne sono ancora poche ma voi avete insegnato che a combattere la lotta alla mafia non si è mai soli .

Ultima cosa che ti voglio dire è GRAZIE perché sei la mia fonte di ispirazione, il mio modello di vita . 

Quando sento parlare di te , di Falcone e tutti i magistrati del pool , di tutti i poliziotti, carabinieri , cittadini che hanno provato rimostranza nei confronti della criminalità organizzata, mi si accede una luce negli occhi e mi si apre uno spiraglio nel cuore .

Ti devo pure dire  però che quando intraprendi una conversazione su questi temi ai miei coetanei mi sento diversa ; si perché ci interessiamo a cose diverse , mi sento differente perché quando le persone  magari escono io sto a casa a vedere e leggere di voi . 

Voglio  anche io un giorno diventare giudice , magistrato , e vorrei almeno in parte adottare gli insegnamenti che tu mi hai dato con le tue parole e i tuoi fatti .

Ti avrei voluto conoscere un tempo anche solo per stringerti la mano e darti solidarietà . 

Grazie per aver ripulito in parte il passato e  per aver dato speranza nel futuro 


Chiacchierini Valentina