Quando è nato Giovanni Falcone?
Quando è nato Giovanni Falcone?
Falcone nacque a Palermo il 18 maggio 1939, nel quartiere la Kalsa, lo stesso quartiere del suo amico e collega Paolo Borsellino. Amavano tanto giocare insieme a pallone, anche con gli altri ragazzi del quartiere, molti dei quali sarebbero poi diventati dei boss spietati di Cosa Nostra. Giovanni Falcone Si iscrisse a giurisprudenza con il massimo dei voti ed una volta conseguita la laurea, superò il concorso in magistratura. La laurea di Giovanni Falcone Falcone infatti, aveva una grande passione per il diritto, avvertiva un profondo senso dello Stato e delle istituzioni. Credeva nella possibilità di eliminare le disuguaglianze, immaginando un Paese senza disparità, propenso all'attuazione concreta di quell'uguaglianza sostanziale sancita nella Carta Costituzionale. Giovanni Falcone Per questo motivo si avvicinò al partito comunista di Berlinguer, ma non lasciò mai che le sue idee politiche potessero influenzare il suo lavoro. L'amore con Francesca Morvillo…
Rocco Chinnici fu un magistrato siciliano ucciso il 29 luglio 1983. Egli fu l' ideatore del "pool Antimafia di Palermo", quel gruppo di magistrati che si occupava esclusivamente di mafia. Chinnici pensò di creare questo pool, in modo che fossero più magistrati ad occuparsi di criminalità, scambiandosi informazioni, collegando circostanze, persone; in modo da evitare l'isolamento di ciascuno di loro. Il pool antimafia Quell'idea del pool, così tanto attaccata e criticata, ebbe molto successo e fu per quell'idea, per quelle indagini, che Chinnici fu ucciso. Nell'attentato in via Pipitone, morirono: Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta, ed il portiere dell’edificio in cui viveva Chinnici, Stefano Li Sacchi. Si salvò l’autista Giovanni Paparcuri. Strage di via Pipitone Dopo la morte di Chinnici, Antonino Caponnetto prese il suo posto e continuò le indagini nella stessa direzione tracciata dal suo predecessore. Nel 1984 Tommaso Buscetta, "il boss dei due…
Lettera di Noemi Gatto Carissimo signor giudice, spero che queste mie parole le arrivino come un forte e caloroso abbraccio. Oggi compie 80 anni! Si, compie, proprio così. Perché anche se non è presente fisicamente, la sua anima ed i valori di cui ne è piena, sono quì. Io li sento, li avverto. E sono sicura che tantissima altra gente, di qualunque età, condivide la mia stessa sensazione. Mi permetto di darle del tu, del resto potrebbe essere mio nonno e sono sincera, un pò mi piace pensarla anche sotto questa veste. Una fonte di consigli e saggezza. Allora, caro nonno Paolo, guarda che miracolo hai fatto! Guarda quanti ragazzi e ragazze ti ammirano e provano nei piccoli gesti quotidiani, a seguire il tuo esempio. Hai pagato un prezzo altissimo, inestimabile, ma nella tragedia della tua morte è nata la speranza. La speranza degli onesti. La…
Il pm NIno Di Matteo è stato eletto come membro del CSM.
Ilda Bocassini, la pm storica della Procura di Milano, andrà in pensione, avendo raggiunto i 70 anni.
Giovanni Falcone fu ucciso il 23 maggio 1992. Fu ucciso da più di 500 kili di tritolo insieme alla moglie ed ai tre agenti di scorta. Falcone non fu ucciso soltanto quel giorno, lo uccisero anche gli attacchi, i silenzi, le delegittimazioni perpetrati negli anni. Fu ucciso quando venne accusato di minare l'indipendenza della magistratura, quando fu accusato di nascondere nei cassetti "documenti su personaggi scomodi, in particolare politici". Fu ucciso tutte le volte in cui non fu capito, ma soprattutto fu ucciso quel 21 giugno 1989, quando ci fu il fallito attentato nei pressi di una villa che il magistrato aveva affittato per il periodo estivo, situata sulla costa siciliana nella località palermitana denominata "Addaura". Furono gli agenti di scorta a scoprire l'esplosivo, sventando così una strage. Dopo l'attentato furono molti ad insinuare che quell'attentato fosse stato organizzato dallo stesso Falcone, per godere…
Giovanni Falcone nacque il 18 maggio 1939 ed oggi avrebbe compiuto 80 anni. I parenti raccontarono che quel giorno, una colomba bianca, simbolo della pace entrò dalla finestra, quasi a preannunciare il destino di un uomo che avrebbe segnato la storia del nostro Paese. Raccontò la sorella Maria:“Entrò in casa una colomba bianca. Arrivò dalla finestra di uno stanzino e non volle mai più uscire. Non era ferita. E’ rimasta in quella camera e noi l’abbiamo nutrita, non è mai fuggita, anche se la finestra rimaneva aperta”. Giovanni Falcone da piccolo Ricordiamo uno dei maggiori esponenti del pool antimafia di Palermo, ideatore del "metodo Falcone", basato su accertamenti finanziari e bancari al fine di individuare tutti movimenti dei mafiosi, "segui i soldi e troverai la mafia" diceva; ideatore della Procura Nazionale Antimafia, della quale ne sarebbe diventato procuratore se non fosse stato ucciso…
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino oltre ad essere stati dei colleghi che riuscivano a lavorare ininterrottamente per ore ore insieme, quasi in simbiosi, erano anche grandi amici. Crebbero entrambi nel quartiere la Kalsa a Palermo, giocavano a pallone con i ragazzi del quartiere, molti dei quali sarebbero diventati imputati nel maxi-processo di Palermo. Entrambi scelsero la facoltà di Giurisprudenza, vinsero il concorso in magistratura ed insieme fecero parte del Pool antimafia di Palermo. Furono uccisi soltanto a 57 giorni di distanza. Entrambi credevano fermamente dello Stato e nelle istituzioni. Credevano nel lavoro che svolgevano e concepivano la lotta alla mafia come “un movimento culturale e morale”. Amavano fare battute e ridere insieme, è infatti rimasta nella memoria di molti una frase pronunciata scherzosamente da Paolo Borsellino rivolta al suo amico di infanzia Giovanni Falcone: «Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua…
Paolo Borsellino amava la vita, amava la sua famiglia, il suo lavoro. La moglie Agnese lo ha sempre ricordato per la sua profonda simpatia, le sue battute, per il forte senso del dovere, ma anche per la sua inconfondibile umiltà. Amava cogliere i particolari non solo delle persone, ma di tutto ciò che lo circondava. « Mentre sorgeva il sole, lui si accorgeva di un nuovo germoglio nelle piante sistemate con cura sul balcone della nostra casa di via Cilea. Sorrideva, rideva anche di gusto. Quante volte l'ho guardato strano in quelle mattine. Gli chiedevo:"Paolo a chi sorridi"? Mi diceva: "Sorrido a fratello sole, perché oggi ci donerà un'altra bella giornata".E accarezzava i nuovi germogli... "Sai Agnese, sono un uomo fortunato, perché alla mia età riesco ancora ad emozionarmi".» Agnese Borsellino
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