Don Pino Puglisi, il sacerdote dei giovani.

Articolo di Antonio Mazzotta

L’amore per i giovani di Don Puglisi

Don Pino Puglisi, sin dai primi anni di sacerdozio, dedica il suo impegno al reindirizzare i giovani verso la strada maestra.

La sua attenzione per i problemi sociali dei quartieri più malfamati è costante in tutti i luoghi in cui lavora.

Nel periodo che va dal 1970 al 1978 padre Puglisi viene trasferito a Godrano (PA), un paese nel quale, grazie alla sua dialettica, placa una sanguinosa faida che caratterizzava quelle zone; la sua determinazione e la propensione per il bene non sono mai state intaccate dalla paura.

“La forza della mafia non sta nella mafia, è fuori, è in quella zona grigia costituita da segmenti della politica, del mondo delle professioni e dell’imprenditoria.”
Don Pino Puglisi

Il suo amore per i giovani lo porta anche nelle scuole, diventando docente prima di matematica e poi di religione al liceo classico di Palermo dal 1978 al 1993.

Don Puglisi

Brancaccio

Don Puglisi nel 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, quartiere mafioso controllato dai fratelli Graviano, capi mafia legati alla famiglia del boss Leoluca Bagarella; ed è proprio qui che la sua vita cambierà.

L’impegno instancabile per risolvere i problemi riguardanti i giovani lo avvicina di diritto agli interessamenti delle cosche locali che proprio nei ragazzi ritrovano un grande reclutamento.

Il 29 Gennaio del 1993 apre, sempre a Brancaccio, il centro “Padre nostro” indirizzato proprio all’allontanamento dei giovani dalla strada verso la malavita.

Don Pino nel giro di poco tempo diventa nel quartiere un punto di riferimento e, allo stesso tempo, un motivo di fastidio per chi, in quelle zone, fastidio non ne vuole avere.

Don Pino Puglisi con un gruppo di giovani, era il sacerdote dei giovani

La morte di Don Puglisi

L’attività di padre Puglisi fu il movente per il suo assassinio.
La sera del 15 settembre 1993, dopo essere sceso dalla sua Fiat uno bianca e avvicinato al portone della sua abitazione, il killer Salvatore Grigoli prima lo chiamò e poi sparò, compiendo una vera e propria esecuzione.

Articolo del Giornale di Sicilia

I mandanti di quest’omicidio, i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, furono arrestati nel 1994.
Quel giorno Don Pino Puglisi compiva il suo 56° compleanno, e quella sera, nonostante la mafia non gli riserbò un regalo gradito, con un “me l’aspettavo” accolse Caronte sorridendo.

Ecco la confessione del killer, link https://youtu.be/n-TMuugINBE

Ecco il nostro articolo sulle parole del killer, link https://www.raccontaresignificaresistere.it/omicidio-di-don-pino-puglisi-le-parole-del-killer/

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