Il ricordo di Giovanni Falcone,  tra la mera retorica e qualcosa in più.

La sezione #RaccontaAncheTu raccoglie gli articoli, i pensieri, i punti di vista dei nostri lettori. In occasione del #23maggio2019 vi invitiamo a leggere questa bellissima e profonda riflessione della nostra lettrice  Marilena Lotti.

Ventisette anni fa, in un sabato di maggio come tanti, Giovanni Falcone veniva ucciso su un’autostrada della sua Palermo, mentre tornava a casa per festeggiare il suo compleanno.

Tanto si sa e tanto si è detto sulla storia di questo Giudice: il veleno, i tradimenti, le sconfitte. Ma ci è stato raccontato anche dell’allegria, delle amicizie e dell’amore per la sua Francesca, che lo ha accompagnato fino alla fine.

Giovanni Falcone e Francesca Morvillo

Una storia importante, tutta italiana, capace di rendere appieno pregi e contraddizioni di questo bel Paese.

Si è detto tanto, dicevo, eppure ogni anno, instancabili, abbiamo voglia di ricordare, a volte distrattamente, magari pubblicando la classica immagine da ricorrenza, che faccia da santino ai nostri profili social per il tempo di una giornata.

Quest’anno mi sono chiesta se questo modo di ricordare sia realmente utile alla Memoria o se sia piuttosto un esercizio di commemorazione di cui abbiamo bisogno, per quella strana regola secondo cui ogni terra ha bisogno di eroi.

Murales che raffigura Falcone e Borsellino

Ecco, si dice che i giovani abbiano bisogno di esempi. Storie di qualcuno che indichi una via, con dedizione e con piena fiducia delle generazioni future, qualcuno che realizzi un miracolo per cui i giovani imparino a riconoscere il valore di questi Uomini e si impegnino a portarne avanti gli ideali e il messaggio profondo sotteso alle loro gesta.

Insomma, le “idee che camminano sulle gambe di altri uomini” di cui parlava il Giudice Falcone.

Capisco allora che ancora oggi siamo noi ad avere bisogno di Giovanni Falcone. Bisogno di vedere la sua immagine accompagnata e protetta dai volti puliti e seri dei Ragazzi della scorta, poi sentire le sue parole e farle nostre.

Falcone, d’altronde è stato autore di questo esemplare e definivo gesto: è riuscito a fare Memoria, che è una cosa diversa dal ricordo: è un segnale, un messaggio, un barlume di Luce che, se trasmesso, sopravvive alla morte di chi lo ha generato, purché opportunamente coltivato.

Falcone e Borsellino.
Foto di Tony Gentile

In quest’ultima parte, però, sta il nostro compito: bisogna avere cura di quelle immagini e di quelle parole.

Coltivarle con garbo, spiegarle ai bambini  dicendo ciò che è stato, con dovizia di particolari ed evitando fantascientifiche divagazioni, ché i fatti e le parole dicono già tutto ciò che occorre sapere.

Con gli slogan di repertorio si commemorano i morti, con le vivide azioni, invece, si onora il sacrificio di uomini che seppero sfidare i propri limiti e andare in contro alla morte con piena consapevolezza, perché questo richiese loro lo “spirito di servizio” da cui erano animati.


Allora, mi rispondo, una volta per tutte, che ognuno ha il diritto di avere il proprio modo di ricordare. Che forse abbiamo bisogno di avere visivamente presente ciò che è successo il 23 maggio 1992, anche attraverso le solite frasi di circostanza che si ripetono ogni anno. E che sarebbe bello, però, non fermarsi a questo, trovando finalmente il Coraggio di cambiare in positivo qualcosa delle nostre vite.

La nave della legalità

Così da riuscire a riscattare, con l’impegno ordinario e quotidiano di tutti nell’educazione alla lotta e nella stessa lotta alle mafie e alla criminalità, il sacrificio straordinario degli uomini migliori di questa Repubblica.


Sperando che sia anche solo sufficiente, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani

I sopravvissuti: Giuseppe Costanza, Paolo Capuzza, Angelo Corbo e Gaspare Cervello.
In questo giorno, e in molti altri di quelli che verranno, il nostro impegno è dedicato a voi.


Di Marilena Lotti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *