Natale Mondo, un poliziotto di altri tempi.

Articolo di Noemi Gatto

Il 14 Gennaio di trentadue anni fa Cosa Nostra uccideva Natale Mondo.Tuttavia, volendo rimanere fedeli agli accadimenti, è doveroso ricordare come questo onesto poliziotto iniziò a morire il 6 Agosto del 1985, data dell’assassinio di Ninni Cassarà. Ma procediamo per gradi.

Chi era Natale Mondo?

Natale Mondo, si arruola in Polizia nel 1972 prestando servizio dapprima nella città di Roma e successivamente a Siracusa e Trapani.

E’ nella cittadina trapanese che conosce il vicequestore aggiunto Ninni Cassarà con cui lavorerà fianco a fianco per ben sette anni. In seguito, sarà proprio lo stesso Cassarà, a chiedere il trasferimento di Natale presso la Squadra Mobile di Palermo da lui diretta.

Il suo lavoro a Palermo

Gli anni “palermitani” (dal dicembre 1982 all’ottobre 1985) sono estremamente difficili e pericolosi. Natale si occupa prevalentemente di indagini sulle cosche mafiose, fornendo un contributo preziosissimo nella lotta alla criminalità organizzata. Giorno dopo giorno, diviene il braccio destro nonché l’autista del vicedirigente Cassarà e svolge attività sempre più delicate come quella di infiltrato nelle famiglie mafiose del quartiere “Arenella”, ove era nato e risiedeva. Nell’estate del 1985, mentre la la Squadra Mobile di Palermo era fortemente impegnata nel disarticolare la rete criminale di Cosa nostra, la reazione feroce delle cosche non si fece attendere; il 28 luglio venne ucciso il “direttore” della sezione Catturandi: il Commissario Giuseppe Montana; il 6 Agosto in via Croce Rossa, dinanzi gli occhi della moglie veniva ucciso Ninni Cassarà insieme all’agente di scorta Roberto Antiochia.

Beppe Montana, Roberto Antiochia e Ninni Cassarà

Fu in quell’occasione che Natale Mondo, riuscì miracolosamente a salvarsi riparandosi dietro l’auto di servizio. Purtroppo, quel momento, fu per lui l’inizio della fine.

Le accuse a Natale Mondo

Sulla base di alcune dichiarazioni di un pentito, venne accusato di essere un poliziotto corrotto e di aver fornito informazioni ai sicari mafiosi sugli spostamenti del vicequestore. Venne arrestato, incarcerato e processato. Natale Mondo dovette così affrontare, non soltanto il lutto per la perdita del suo superiore nonché amico fraterno Ninni Cassarà, ma la gogna mediatica a cui venne ingiustamente esposto.

In un secondo momento, grazie alla testimonianza della vedova Cassarà e di altri colleghi, le accuse vennero dichiarate totalmente infondate e Mondo venne rimesso in libertà e riabilitato come poliziotto. Ma non è finita quì. Cosa Nostra non dimentica.

La morte

Nel primo pomeriggio del 14 gennaio 1988, davanti il negozio di giocattoli gestito dalla moglie, Natale Mondo viene ucciso, crivellato da colpi di pistola. All’età di 36 anni, muore un fedele servitore dello Stato, un poliziotto che ha dedicato la sua intera esistenza alla lotta contro il potere mafioso. Tutti noi, possiamo e dobbiamo onorare e ricordare il suo esempio iniziando dai piccoli gesti della vita quotidiana.Solo così il suo sacrificio non sarà stato vano.

Grazie Natale.