Dopo sette ore di camera di consiglio, la Corte D’assise D’appello di Caltanissetta ha confermato tutte condanne previste dalla sentenza di primo grado del 2017 a seguito del lungo e tortuoso processo denominato “Borsellino Quater”, volto ad accettare i responsabili della strage di via D’Amelio, in cui fu ucciso Paolo Borsellino ed i suoi 5 agenti di scorta.
La sentenza di primo grado prevedeva le seguenti pene:
- L’ergastolo per Salvatore Madonia e Vittorio Tutino
- 10 anni di reclusione per falsi collaboratori di giustizia Calogero Pulci e Francesco Andriotta. Reato prescritto per il falso pentito Vincenzo Scarantino.
Lia Sala, alla guida della Procura generale ha affermato nella requisitoria:
“Ricerca della verità sulle stragi mafiose del 1992 non si è mai fermata. Perché gli italiani, anche quelli nati dopo il 1992, hanno tutto il diritto di avere risposte su quanto accadde quella domenica. Lo sviluppo delle indagini sta via via delineando altre strade che, se doverosamente riscontrate, possono far individuare altri soggetti, anche esterni a Cosa nostra”
Lia Sala
A Caltanissetta si sta svolgendo anche il processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio.
Verrà alla luce finalmente tutta la verità?