Rosario Livatino, il giudice ragazzino.

Rosario Livatino, chiamato dal magistrato Paolo Borsellino “il giudice ragazzino, per la sua giovane età, fu ucciso il 21 settembre 1990.

“Giudice ragazzino”

Rosario Livatino, ragazzo siciliano timido ma molto coraggioso, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza a 22 anni, superò il concorso in magistratura ed iniziò a lavorare come uditore giudiziario presso il Tribunale di Castanissetta.

Successivamente divenne sostituto procuratore presso il Tribunale di Agrigento ed iniziò fin dal primo ad occuparsi di inchieste di particolare complessità e pericolosità.

Le indagini sulle cosche mafiose operate dal giudice, erano finalizzate ad individuarne le attività illecite, fonte di guadagni e profitti.

La morte di Livatino

Livatino fu ucciso all’età di 38 anni da uomini appartenenti alla “stidda”, organizzazione criminale di stampo mafioso. I responsabili furono processati e condannati.

La fede del giudice ragazzino

Livatino era un profondo credente, coniugava il suo impegno di giudice con i valori e gli insegnamenti del Vangelo. Nel 2011 è stata aperta ufficialmente  la sua causa di beatificazione. Papa Giovanni Paolo II definì Rosario Livatino «martire della giustizia ed indirettamente della fede»

“Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.”

Rosario Livatino

Il film che ha raccontato la storia del giudice è del 1994, “Il giudice ragazzino” di Alessandro Di Robilant.

È stato realizzato anche un documento per ricordare il suo sacrificio: “SDT, il giudice beato” realizzato dal regista Francesco Millonzi.

Fonte : https://www.lasicilia.it/video/cultura/283488/livatino-29-anni-fa-l-omicidio-un-docufilm-per-onorare-la-memoria.html

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