Cos’è la ‘Ndrangheta? L’ organizzazione criminale più potente del mondo.

Articolo scritto da Matteo Cattabriga

L’Italia, il Bel Paese, buon cibo, bel mare, città maestose, cultura millenaria e le mafie.

Si, perché dietro tutta questa sconfinata bellezza, si nasconde un cancro che ancora non è stato estirpato.

Noi italiani vantiamo, la presenza sul nostro territorio nazionale, di ben 4 delle 10 organizzazioni criminali più potenti del mondo: La Camorra in Campania, Cosa Nostra in Sicilia, La Sacra Corona Unita in Puglia e infine, lei, la ‘Ndrangheta, originaria della Calabria.


Che cos’è la ‘Ndrangheta?


Ad oggi è la holding criminale più potente del mondo. Ma partiamo dagli inizi.

Nata in Calabria nella seconda metà dell’800, inizialmente è nota come “picciotteria”, si sviluppò nelle zone più benestanti della regione, ad esempio nella piana di Gioia Tuaro o nelle terre degli uliveti e degli agrumeti. Agli albori era costituita principalmente da pastori, i quali, con la pratica dell’abigeato, ovvero il furto di animali, riuscirono ad acquistare un certo potere nelle campagne.

La struttura

Ai vertici dell’associazione c’è un organo collegiale, definito Provincia o Crimine. La Provincia ha compiti, funzioni e cariche proprie. Gli organi direttivi sono costituiti dal Capocrimine, dal contabile, dal mastro generale e dal mastro di giornata.Alla base della piramide vi sono le ndrine, famiglie di mafiosi.  A capo di una ‘ndrina vi è il “Capo ‘ndrina“, carica che si trasmette di padre in figlio. La caratteristica che dissocia la ‘Ndrangheta da Cosa Nostra o dalla Camorra è che questa ricalca i legami di parentela.Più ‘ndrine, legate tra loro, formano la Locale, affinché la Locale possa essere costituita, sono necessari 49 affiliati. Ogni locale è diretta da una “Copiata“, un triumvirato composto da un Capo Bastone, un Contabile, un Capo Crimine.Per entrare nell’organizzazione bisogna prima sottoporsi al “Battesimo a Cerchio Formato”che richiede la presenza di almeno cinque persone della ‘ndrina e un anziano che celebri il rito. Il “Giovane d’Onore” deve avere almeno 14 anni.

Foto di Wikimafia

L’anonima Sequestri

Negli anni Settanta arrivò la svolta. In questo periodo la ‘Ndrangheta cominciò a rapire uomini, donne e bambini per poi chiedere un’ingente riscatto alle famiglie. Questo nuovo business fece entrare nelle casse dell’organizzazione qualcosa come 400 miliardi di lire, ovvero, 200 milioni di euro. Le vittime dell’Anonima Sequestri saranno alla fine 694, la regione che detiene il record di sequestri è la Lombardia con 158 rapimenti.

Il caso più celeberrimo fu senz’altro quello di Cesare Castella, un ragazzo di Pavia, che venne sequestrato nel gennaio del 1988 a soli 18 anni. Rimase prigioniero per ben 743 giorni. Questa “mafia” dal nome impronunciabile divenne famosa in tutto il mondo quando il 10 luglio del 1973 sequestrò Paul Getty, nipote dell’uomo più ricco del mondo e fondatore della Getty Oil company. Dopo mesi di tensione e un orecchio tagliato al nipote, il ricco imprenditore decise di pagare il riscatto e di porre fine alla vicenda.


L’inizio della fine

Con i guadagni ricavati dai sequestri di persona la ‘Ndrangheta iniziò ad investire nel traffico di droga, grazie al quale strinse importanti rapporti con colombiani, turchi, messicani, afgani e libanesi, ma non è tutto, ella mise le mani anche sui lavori pubblici. L’occasione si presentò con il “Pacchetto Colombo”, una serie di provvedimenti di carattere programmatico-in dustriale, varati agli inizi degli anni 70, che prevedevano l’investimento di duemila miliardi di lire per la costruzione di siti industriali in Calabria. Don Mommo Piromalli, potente boss della piana di Gioia Tauro, riuscirà ad ottenere i lavori di sbancamento dell’area destinata ad un centro siderurgico.Altre cosche controlleranno i lavori della Salerno Reggio Calabria.

La ‘Ndrangheta oggi.

Oggi, dal punto di vista economico, di infiltrazione nella pubblica amministrazione e del controllo del territorio è senza ombra di dubbio l’organizzazione criminale più potente del mondo. Questo per diversi motivi:La ‘Ndrangheta è stata per molto tempo sottovalutata dalle forze dell’ordine, dai magistrati e dai politici ed è sempre stata considerata “solo” una mafia di pastori e di sequestratori di persona. Durante lo “Stragismo” in Sicilia agli inizi degli anni 90, l’opinione pubblica e lo Stato si sono concentrati solo sul fenomeno di Cosa Nostra, trascurando, colpevolmente, la mafia calabrese.
Negli anni 90, approfittando della distrazione dello stato, la ‘Ndrangheta inviò broker in Colombia, Bolivia e Perù per comprare droga e instaurare rapporti diretti con i Cartelli sudamericani. Come sottolinea il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, la ‘Ndrangheta rispetto alle altre mafie spende molto di meno per acquistare un kg di cocaina nella foresta amazzonica, 1000 euro contro i 1800 spesi dalle altre organizzazioni. L’80% della cocaina che arriva in Europa è di proprietà ndranghetista.
Il suo fatturato annuo si aggira attorno ai 50 miliardi di euro, è la 4 “azienda” italiana per volume di affari. È l’unica organizzazione di stampo mafioso ad essere riuscita a ramificarsi in 5 i continenti. Ha basi in Canada, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Germania, Australia, Argentina, Sud Africa ecc…

La ‘Ndrangheta al Nord: Lombardia e Emilia Romagna

“Le mafie sono solo al Sud”, “il Nord è immune all’illegalità” sono tutte frasi sentite e risentite, ma qual’è la verità? La verità è che al sud le mafie controllano il territorio, mentre al Nord gestiscono le banche.
Negli ultimi anni il falso mito della mafia al Sud è stato più volte smentito, inchieste, arresti e sequestri di beni milionari hanno dimostrato che le organizzazioni criminali, in primis la mafia calabrese, si sono infiltrati nella vita imprenditoriale e finanziaria dell’Italia Settentrionale.
Nell’ultimo decennio gli imprenditori del Nord, investiti dalla crisi economica, hanno deciso di rivolgersi spontaneamente ai boss perché questi riescono a garantirgli manodopera a basso costo e smaltimento dei rifiuti in modo illecito, e in questo modo chi ha un’impresa riesce a portarla avanti ed anche ad arricchirsi.
Nella notte fra il 28 e il 29 gennaio 2015 scatta l’operazione AEmilia che porterà all’arresto di 240 persone e all’intervento di 200 militari fra Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Un’operazione dalla portata storica che porterà al più grande maxi-processo per mafia al nord.
Reati sintomatici di criminalità in Emilia Romagna
Relazione DIA


In Lombardia
la situazione non è migliore, infatti, la Dia, Direzione Investigativa Antimafia, dichiara che nella regione le ‘ndrine sono oltre 30. La Lombardia è al quarto posto per numero di immobili confiscati (dopo Sicilia, Campania e Calabria) e al quinto per il numero di aziende confiscate (dopo Sicilia, Campania; Lazio e Calabria).Come riporta la relazione semestrale della Dia del 2018 negli anni le investigazioni hanno tracciato la presenza di numerosi locali di ‘ndrangheta nelle province di Milano, Como fino a Monza – Brianza e Lecco passando per Brescia e Pavia.


Relazione DIA