Caro Paolo o forse dovrei dire caro giudice Paolo Borsellino

LETTERA DI VALENTINA CHIACCHIERINI Oggi avresti compiuto 80 anni e io mi immagino come sarebbe stata La tua vita se avessi continuato a vivere.  Penso che non sarebbe stata diversa da quella che hai condotto fino al giorno della tua morte, penso che ti saresti impegnato comunque per insegnare  ai  giovani a sentire il fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale dell’indifferenza della continuità ,  e quindi della complicità .  Penso che il tuo sia stato un lavoro  che abbia sancito un impegno civile nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata . La tua vita la sappiamo tutti e forse non c’è bisogno che io la racconti di nuovo  ma probabilmente ci saranno tanti giovani, tanti miei coetanei ancora che a sentir pronunciare il tuo nome paradossalmente non sanno chi tu sia e allora per questo motivo credo sia giusto rinfrescare attraverso le tue opere…

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L’opera di Ilaria, in memoria della strage di Capaci.

Ilaria e la sua arte, giovani che interpretano il mondo La sezione #RaccontaAncheTu sul nostro sito web, raccoglie gli articoli, i pensieri, i punti di vista dei nostri lettori. Una nostra carissima lettrice, Ilaria Giardinieri, ci ha inviato l'opera che ha realizzato con impegno e passione in occasione del 23 maggio 2019, in memoria della strage di Capaci.  Ilaria Giardinieri, di origini ternane, concepisce l'arte come strumento di polemica sociale, frutto di un'elaborazione semplice ed efficace, che si basa sui criteri dell'essenzialità, facendo leva sull'immediatezza della percezione visiva. Questo quadro nasce dall'esigenza di una commemorazione storica di grande rilievo. L'attenzione è volta non tanto ad una semplice memoria di quanto accaduto, ma punta ad una riflessione più ampia e critica di quello che ha rappresentato quel giorno per la storia del nostro Paese e non solo.  Si evince un'Italia smarrita, dilaniata, sconfitta dal sopruso…

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Il ricordo di Giovanni Falcone,  tra la mera retorica e qualcosa in più.

La sezione #RaccontaAncheTu raccoglie gli articoli, i pensieri, i punti di vista dei nostri lettori. In occasione del #23maggio2019 vi invitiamo a leggere questa bellissima e profonda riflessione della nostra lettrice  Marilena Lotti. Ventisette anni fa, in un sabato di maggio come tanti, Giovanni Falcone veniva ucciso su un'autostrada della sua Palermo, mentre tornava a casa per festeggiare il suo compleanno. Tanto si sa e tanto si è detto sulla storia di questo Giudice: il veleno, i tradimenti, le sconfitte. Ma ci è stato raccontato anche dell'allegria, delle amicizie e dell'amore per la sua Francesca, che lo ha accompagnato fino alla fine. Giovanni Falcone e Francesca Morvillo Una storia importante, tutta italiana, capace di rendere appieno pregi e contraddizioni di questo bel Paese. Si è detto tanto, dicevo, eppure ogni anno, instancabili, abbiamo voglia di ricordare, a volte distrattamente, magari pubblicando la classica immagine…

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La tesi di laurea di Angela.

In occasione dell'iniziativa "Racconta anche tu" lanciata sulla pagina Facebook del blog, una nostra lettrice ci ha inviato la foto della sua tesi di laurea, nella quale ha espresso un pensiero particolare nei confronti dei magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Questi due grandi uomini hanno rappresentato per tanti giovani come Angela, dei punti di riferimento, dei modelli da seguire, furono molti i ragazzi che a seguito delle stragi del 1992 , scelsero la facoltà di Giurisprudenza per seguire le loro orme, per testimoniare un impegno nella lotta alle mafie partecipando ad associazioni, manifestazioni, impegnandosi attivamente nella realizzazione di una memoria attiva, lontana dai meri slogan. Ed era esattamente questa la speranza di questi due uomini: che un giorno le giovani generazioni fossero state in grado di "sentire la bellezza del fresco profumo di libertà", per la quale pagarono con la loro vita.

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