Articolo di Antonio Mazzotta
Dopo un’adolescenza difficile caratterizzata da difficoltà econnomiche dovute alla morte dei genitori, Nilde si laurea in lettere all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano affidandosi alle borse di studio.
Iscrittasi al Partito nazionale fascista (passaggio obbligatorio per poter insegnare) comincia a insegnare, dal 1942, in varie scuole del milanese. Già dall’anno dopo però il suo interesse per la politica la porta ad avvicinarsi al PCI diventando poi un personaggio di spicco della Resistenza.
L’anno dopo la fine della guerra Nilde viene eletta membro dell’Assemblea Costituente e in quest’ultima fa parte della Commissione dei 75, della camera dei deputati, incaricata alla stesura della Costituzione.
Dal 1948 al 1999 siede ininterrottamente tra i banchi di Montecitorio diventando, dal 1979 al 1992, la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei Deputati; nessuno nella storia d’Italia ha rivestito questo ruolo per così tanto tempo.
Negli anni Nilde finalizza il suo impegno alla riforma della norme civili, la più importante fra queste l’introduzione del divorzio con il referendum abrogativo del 1974.
Riceve e rifiuta l’invito a essere eletta senatrice a vita per poter continuare il proprio lavoro alla camera, è tuttora la donna a essere stata più vicina alla presidenza del consiglio e la prima ad essere stata candidata alla presidenza della Repubblica.
È stato realizzato una docufiction sulla sua vita, chiamato “La storia di Nilde”, con la bravissima attrice Anna Foglietta.
La grandezza di Nilde Iotti
Tutte le donne dovrebbero sapere chi è Nilde Iotti: una donna che in un mondo di uomini ha dimostrato che il sesso è solo una barriera mentale. In un paese sano una donna come lei avrebbe fatto il doppio delle cose e avrebbe avuto il doppio dei riconoscimenti.
Non è una questione di riconoscere qual è il sesso più forte o di dire che un* è meglio dell’altr*, il discorso è quello di avere rispetto e consapevolezza della grandezza di una persona.
Nilde Iotti ha sconfitto: il fascismo, i maschilisti, i pregiudizi e l’ignoranza.