A tutte le mamme che hanno visto soffrire il proprio figlio, A tutte quelle che lo hanno perduto, perché vittima di una ferocia ingiusta.
Felicia Impastato, madre di Peppino Impastato, ucciso il 9 maggio 1978, che ha sempre lottato per la memoria del figlio, aprendo le porte di casa a tutti i giovani desiderosi di saperne di più.
A tutte quelle che non hanno mai smesso di cercare la verità e di chiedere giustizia.
Augusta Agostino, madre di Antonino Agostino, ucciso il 5 agosto 1989, che quel giorno perse anche la nuora ed il nipotino che portava in grembo.
A tutte le mamme che hanno lottato affinché non venisse dimenticato il sacrificio del proprio sangue, affinché quel sangue diventasse un seme, quello di un albero più grande.
Maria Pia Lepanto, madre di Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992, volle che in via D’Amelio venisse piantato un albero di ulivo, simbolo della pace, in ricordo del figlio e dei suoi agenti di scorta.
A tutte le mamme che, hanno sempre lasciato che i figli prendessero la propria strada, nonostante fosse rischiosa, ma densa di significato.
Luciana Alpi, madre di Ilaria Alpi, uccisa il 20 marzo 1994, per anni si è battuta per conoscere la verità.
A quelle che, hanno trasformato parte del dolore in rabbia e parte di quella rabbia in forza e speranza.
Angela Manca, madre di Attilio Manca, ritrovato morto nel 2004 in circostanze poco chiare. Secondo la famiglia, la morte sarebbe riconducibile a Bernando Provenzano, per il fatto che Attilio sarebbe venuto a conoscenza del luogo della sua latitanza.
Alle mamme che, grazie alle loro battaglie, sono diventate negli anni, le mamme di tutti noi.
